La ferrovia da Ain-Beida a Tebessa si staccherà dalla linea principale al villaggio d'Ulad-Rahmun, non lungi dalla sorgente del Bu-Merzug, che versa sempre oltre 500 litri al secondo; infine le due linee del deserto e di Setif si separano a el-Guerra. Ad est di questo villaggio, la strada ferrata d'Algeri, dirigendosi ad ovest senza grandi curve, si avvicina all'alta valle del Rummel, dove si succedono parecchi centri di colonizzazione europea: Ain-Smara, Ued-Atmenia (Ued-Otmania), Chateaudun, Coulmiers, Saaduna, di cui un giuoco di parole fece Saint-Donat, Paladines, Saint-Arnaud. Il villaggio di Seggan, il cui nome fu reso francese in Seguin o Ued Seguin, è posto in una vallata laterale del Rummel, fra il fiume e la strada ferrata. Gli Abd en-Nur, o «Servitori della Luce», che prima dell'arrivo dei Francesi erravano nell'alta valle del Rummel, sono la maggior parte divenuti sedentarî. Le loro case sono frammiste a quelle degli Europei, ed alcuni agricoltori fra essi hanno belle coltivazioni attorno alla masseria provvista di strumenti agricoli moderni. D'altra parte, gli Abd en-Nur sono in maggioranza di origine berbera, sebbene siano erroneamente chiamati Arabi. Discendono specialmente dai Ketama, ai quali si mescolarono alcuni Sciauia dell'Aures, dei Cabili del Giurgiura, dei Saharini ed alcuni Arabi: gran numero di essi ha capelli biondi ed occhi azzurri. Circa la metà del secolo, la maggior parte parlavano ancora il berbero, che la popolazione d'adesso neppure comprende(533). Gli Abd en-Nur ebbero molto a soffrire nella carestia del 1868: in numero di circa ventimila, ripopolarono di nuovo il loro vasto territorio, che si può paragonare ad un «tappeto di quaranta braccia di lunghezza», in confronto con i piccoli «tappeti» delle vicine tribù.