Da allora fino alla conquista dell'Algeria fatta dai Francesi, Gigielli rimase in possesso dei Turchi, giacchè le due spedizioni di Santa Cruz nel 1611 e del duca di Beaufort nel 1664, ebbero l'unico risultato di distruggere alcune casupole di Cabili e di cacciare per un momento la guarnigione maomettana. Il commercio però ne fu rovinato, ed il villaggio non riprese importanza che al principio del secolo come nido di corsari. Gigielli non era più che un povero borgo quando, nel 1839, i Francesi l'occuparono e la debole guarnigione lasciatavi rimase chiusa sino al 1852, nel quale anno furono sottomesse le tribù circostanti, rimanendo finalmente libere le strade di Gigielli con Setif e Costantina traverso le montagne del Babor. I coloni francesi si stabilirono nei luoghi circostanti dopo la insurrezione del 1871, quando le terre di alcune ribelli tribù furono loro tolte.
L'antica Igilgili era posta sul litorale a sud della città attuale; invece la città araba occupava uno stretto, quasi isola rocciosa, congiunto alla terra ferma da un istmo sabbioso: sussistono ancora le fortificazioni turche della piazza forte, racchiudenti le caserme ed ammassi di macerie, resti di catapecchie
N. 71. – GIGIELLI.
abbattute dal terremoto del 1856. La città francese, che ha vie diritte ombrate da platani, fu costrutta a sud della penisola, nella pianura distesa a' piè delle colline. Circondata da una cinta a bastioni, termina a sud-est col forte Duquesne, costrutto sul promontorio roccioso. Gigielli è tra le città più salubri della costa algerina, stante l'assenza delle nebbie mattutine che rendono umida l'aria di Algeri e delle altre città del litorale.
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