Disegno di Pranishnikoff, da una fotografia. [vedi figura 453.png]
Ma si può affermare che, per quanto sia diversa l'origine degli abitanti del Giurgiura, questi in complesso rappresentino l'antica popolazione berbera, e probabilmente tra loro si dovrebbero cercare i discendenti più puri dei primitivi Mauritani, i quali meglio conservarono costumi e tradizioni della razza maggiormente estesa in tutta l'Africa settentrionale. Secondo una loro leggenda, sono «nati dal suolo». Un gigante venuto donde nasce il sole, avrebbe recati sulle sue larghe spalle gli scogli e le montagne del Giurgiura, ma giunto di là dall'ued Sahel fu vinto dalla fatica e l'enorme peso lo schiacciò: dalla fermentazione delle sue membra nacquero le tribù che abitano ora quei luoghi. Nondimeno in altre leggende si parla di popolazioni anteriori ai Cabili, le quali sono chiamate Giuhala, nome dato pure ai Romani e ai «Pagani», cui vengono attribuiti gli avanzi di costruzioni antiche, come pure le roccie di forma bizzarra rappresentanti uomini od animali. In alcuni luoghi si trovano fori circolari, riempiti di macerie, che sembra abbiano servito di abitazione: i tetti, che formano una vôlta sopra la fossa, erano sostenuti al centro da un palo. Una leggenda identica a quella che si racconta nell'Altai de' misteriosi Tsciudi, corre sulle bocche in Cabilia, ed è che quando un abitante delle casupole semisotterranee cadeva malato e si sentiva vicino alla fine, segava il piede del palo e, radunate nell'ultimo momento le forze, dava uno strappo rimanendo in tal guisa sotterrato dalle macerie del tetto(558).
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