Eccellenti agricoltori e migliori giardinieri, i Cabili del Giurgiura sono pure abili industriali. Presso di loro tutte le industrie sono rispettate, anche quella del ferro, la quale presso gli Arabi è tenuta in tanto dispregio che il fabbro-ferraio non è neppure giudicato degno della morte: colui che in un combattimento chiede grazia agitando le braccia in segno di battere il ferro, è dall'Arabo risparmiato, ma col marchio dello spregio. Con la divisione del lavoro che si è mano mano introdotta, le varie tribù cabile ebbero ciascheduna la loro specialità, in guisa che ai mercati, che hanno luogo successivamente in ciascun villaggio in diversi giorni della settimana, uno può comperare tutti gli oggetti delle manifatture che gli occorrono. Le donne di molte tribù zuaua fabbricano con ogni cura bei vasi, e sono in tal lavoro maestre quelle di Taurirt, presso i Beni-Yenni(572); altrove si preparano specialmente le stoviglie grossolane; i Bu-Saib e gli Ait-Igier, nelle montagne orientali, attendono alla tessitura; gli Illilten e gli Illula dei versanti dell'altra catena del Giurgiura, gli intagli in legno; gli Ait-Fraucen sono i migliori fabbri-ferrai, ed i Fenaia del versante orientale appresero da un disertore francese l'arte di fabbricare fucili. Abilissimi nel costruire armi sono pure gli Ait-Yenni, artisti nati, i quali apparecchiavano già le munizioni da guerra per le altre tribù, ed avevano anche l'abilità di battere moneta falsa, ricercatissima dagli appaltatori commerciali che la spedivano in tutti i mercati di Barberia.
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