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      Una folla svariata fa ressa sulla piazza. Se la foggia banale, voluta dalla moda, vince tutti gli altri acconciamenti, ciò non toglie che alcuni smaglianti colori non spicchino sul fondo scuro o grigiastro della folla, sempre in moto, dei buontemponi e dei mercatanti. Vi vedi confusi berretti rossi di pescatori, scechia di facchini, gandura ricamati dei Biskri, turbanti gialli o screziati di vecchi ebrei, e le robe, le ciarpe, i cappelli di seta a vivi colori delle loro donne e figlie. Alcuni personaggi arabi d'alto affare, o che vogliono parer tali, passeggiano, l'haik di pura lana bianca immacolato, oppure, seduti al caffè, bevono con maestà qualche liquore permesso dal Corano. Le donne moresche, dai larghi calzoni gonfiati, passano a due a due rapidamente, non lasciando vedere, sotto il velo che le nasconde, che i neri occhi contornati da un cerchio di bistro.
     
     
      ALGERI. – VEDUTA GENERALE DALLA GITTATA DI KHEIR EL-DIN.
      Disegno di Taylor, da una fotografia di Neurdein. [vedi figura 485.png]
     
     
      In città il popolo è diviso in rioni secondo l'origine: i Francesi abitano i quartieri nuovi, i Napoletani, gli Spagnuoli, i Maltesi sono in proporzione molto più numerosi nella parte bassa della vecchia città, in vicinanza del porto e della pescheria; gli Ebrei, che nel quartiere francese possedono metà dei magazzini, dimorano in ispecial modo a metà costa, fra cristiani e musulmani. Questi ultimi hanno ancora le loro case nel labirinto di vicoli che copre il fianco della collina fino alla kasbah.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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