Di più che centosessanta moschee o kubba, che spingevano le loro cupole rotonde sopra le case, ne restano solo venti circa, fra cui quella graziosissima di Abd er-Rahman et-Tsalbi, che erge il suo incantevole minareto sopra il folto degli alberi e de' fiori del giardino Marengo presso Bab el-Ued. Nella
N. 80. – ALGERI NEL 1830.
parte bassa della città araba furono conservate alcune belle case moresche, tutte costruite sullo stesso piano, ma parecchie hanno perduto il loro primitivo carattere per essere state ridotte e mobiliate all'europea, giacchè la corte centrale, dove già fra il fogliame scaturiva una fontana, fu cambiata in un magazzino od in un salone; e un soffitto a cui è appeso un lampadario, fu sostituito all'apertura per cui si vedeva il cielo azzurro seminato di stelle, e alle colonne di marmo stanno appese lampade. D'altronde, la maggior parte di questi palazzi, costruiti da schiavi o da rinnegati venuti da ogni parte, erano lungi dall'avere una perfetta armonia di stile: i marmi d'Italia e le maioliche d'Olanda non vi erano sempre adoperati con gusto. Uno tra gli edifizî moreschi d'Algeri più curiosi e pittoreschi è il palazzo dove stanno le preziose collezioni della biblioteca, ricca di 30,000 volumi, e del museo di archeologia e di storia. Tra gli altri oggetti notevoli vi si vede una Venere ed un Nettuno, trovati negli scavi di Scerscell, e la statua di gesso, terribile a vedersi, d'un prigioniero murato vivo nel bastione d'una fortezza. Algeri ha inoltre una biblioteca pubblica nel palazzo comunale, senza tener conto di quelle degli istituti d'istruzione superiore e secondaria, della facoltà di lettere e del liceo.
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