Sette chilometri sopra Fonduk, le acque dell'Hamiz, sono arrestate da uno sbarramento, la cui altezza fa raccapricciare pensando quello che avverrebbe dei villaggi inferiori, se la diga, che si eleva 37 metri, sostenendo 14 milioni di metri cubi di acqua, si rompesse improvvisamente. Le acque arrestate dalla diga, la cui costruzione fu alquanto ritardata per mancanza di danaro, non furono ancora interamente messe a profitto, perchè non è terminata la rete dei canali di irrigazione. Di sotto di Fonduk, l'Hamiz passa sul territorio di Ruiba, altro gran villaggio, dove si trova la scuola di agricoltura del dipartimento, poi sbocca nel mare, 3 chilometri a sud del capo Matifu, in berbero Tamentafus o «della Man destra», perchè domina a destra la baia d'Algeri(616). In questo aguzzo promontorio, di abitato non v'ha che un fortino, alcune baracche di pescatori ed il faro che dall'alto dello scoglio su cui sorge, guarda le case d'Algeri a 15 chilometri di distanza. Rimangono alcune rovine della città romana di Rusgunia, che era tra il capo Matifu e la foce dell'Hamiz: non pochi avanzi di quella città servirono a costruire le case d'Algeri.
     
      N. 85. – BUFARIK.
     
     
      Il bacino dell'ued Harrach è più notevole che quello dell'Hamiz e numerosi sono i piccoli affluenti del corso d'acqua. La parte sud-orientale del bacino è coperta dalle coltivazioni di Rivet e dell'Arba, il cui mercato agricolo è frequentato dagli Arabi. Villaggi popolosi della regione meridionale, dove gli agrumeti sono alternati con i vigneti e con i campi di cereali, sono Rovigo, presso il corso d'acqua principale, all'uscita della regione delle montagne, e Sidi-Mussa, in riva di un piccolo tributario.