N. 86. – BLIDA.
Bufarik, che sorge sopra una lieve altura, sta nel centro della Mitigia; di qui l'importanza de' suoi mercati, ai quali accorrono, fin da tempo immemorabile, gli Arabi dei dintorni. Perciò, fin dal 1835, vi si stabilì un campo per sorvegliare le tribù, ma in alcuni anni a codesto campo, che fu mano mano trasformato in città, sarebbe stato appropriato il nome di ospitale o di cimitero, giacchè spesso aveva più malati che sani: i morti ogni anno erano un quarto e perfino un terzo della popolazione. A poco a poco però il suolo circostante al campo della fiera fu prosciugato, gli stagni cambiati in giardini, ed una fila di platani, piantati nel 1843, circondò d'ombra la città. Ogni contrada di Bufarik, che ora è resa sana, è un magnifico viale, sicchè chi sia in mezzo della città, si può credere in mezzo d'un parco: le casette dei sobborghi sono perdute tra il fogliame, perchè in nessun altro luogo il suolo umido e fecondo della Mitigia ha prodotto maggiore ricchezza e sfolgorio di vegetazione. Le fiere di Bufarik sono ancora frequentate da migliaia di Arabi, ai quali si aggiunge ora la folla de' coloni. La città è divenuta il centro agricolo della pianura; vi si fabbricano macchine, vi si mettono in deposito le derrate, vi si distillano essenze. Alcuni chilometri ad est si raggruppano le case di Scebli, villaggio famoso in Algeria per la bontà del tabacco: però dopo i cereali ed i fieni, le principali raccolte dell'Algeria sono i vini e gli agrumi. Toussenel fu commissario civile a Bufarik.
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