D'altra parte, la maggioranza degli abitanti è composta di Francesi e di altri emigrati europei; giacchè le antiche famiglie dei Mori, che ivi sono in proporzione più numerose che ad Orano, diminuiscono ogni anno. Mostaganem fu sotto Kheir el-Din, nel sesto secolo, una tra le grandi città dell'Algeria, e prima che fosse fatta la ferrovia da Algeri a Orano, era il centro del commercio della valle del Cielif: ora non è più che una delle città secondarie di quella contrada(635), giacchè la fertilità delle circostanti campagne e l'essere posta allo sbocco della principale vallata dell'Algeria non bastano perchè Mostaganem ridiventi uno de' centri del commercio: non ha ancora un tronco di ferrovia che la congiunga alla rete algerina. Sopratutto le occorrerebbe un porto; essa non ha che una «spiaggia» mal riparata dai venti e una rada spesso messa sossopra dalle burrasche; ora si sta lavorando nelle gittate(636). Numerosi villaggi sono sparsi a sud e ad ovest di Mostaganem, il più popoloso è quello di Abukir, il più celebre quello di Mazagran, assai noto per la difesa della sua piccola guarnigione francese nel 1840: gli Arabi che prima vi erano, furono da Abd-el-Kader trasportati nella sua residenza di Takdemt(637). La valle dei Giardini, irrigata dalle sorgenti dell'Ain-Sefra, fa un cerchio di verdura intorno a Mazagran e Mostaganem; fra i due comuni si trovano una monta equina ed un campo di corse.
Il bacino della Macta, che sbocca nel golfo d'Arzeu, circa 30 chilometri a sud-ovest di Mostaganem, in proporzione delle sue dimensioni, ha maggior numero di città importanti che quello del Cielif.
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