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      L'antica Orano, che ebbe circa 3,000 abitanti, era costrutta fra il semicerchio delle montagne ed il promontorio dominato dalle fortificazioni del Castello Nuovo, ormai inutili: è probabile che codesta opera militare, che divide la città in due parti poco unita da strade, farà posto ad un nuovo quartiere, che sarà il più bello. Il burrone d'Ain-Ruina, sui pendii del quale stanno alcuni giardini, fu ricolmo sopra il Castello Nuovo per unire i quartieri occidentali con quelli di Karguenta, che si stendono lungi verso Arzeu; nuovi gruppi di case sorgono a sud fino a due chilometri dal mare ed ogni anno si aggiungono contrade che da lungi si avvertono dalle nubi di polvere che vi s'innalza. I principali monumenti pubblici sorgono verso il centro della città, sulla terrazza che separa la marina dal quartiere dello scalo. Nel costrurre però questi monumenti, come pure le belle case private nella parte bassa della città, non fu posto niente al disastro del 1790: ora il suolo si agita di nuovo con pericolo che metà di Orano sia rovesciata.
     
     
      ORANO. – VEDUTA PRESA DALLA MARINA.
      Disegno di Taylor, da una fotografia dei signori Lévy e C. [vedi figura 533.png]
     
     
      Sebbene nel censimento gli Ebrei naturalizzati siano stati aggiunti ai Francesi, sono superati dagli Spagnuoli, che hanno anche il monopolio di alcuni mestieri locali. Nell'interno della città i musulmani sono pochissimi; la più parte non appartengono più alle tribù di razza berbera più o meno arabizzata, che popolavano già il paese; bensì son gente d'ogni origine, riunita quasi tutta a sud della città, nel sobborgo dei Giahli o «Stranieri», chiamato d'ordinario il «villaggio Nero». A lato degli Arabi, dei Berberi marocchini e d'altri, vi sono infatti neri e gente di colore, facchini, spazzini, giardinieri, coloni mezzadri e manovali(643). In complesso, la popolazione di Orano attende quasi solo al commercio, giacchè l'attività scientifica e letteraria è ben poca cosa nel capoluogo dell'Algeria occidentale: nondimeno, sin dal 1878, ha una società di geografia e di archeologia, la più importante della Francia africana; in alcune sale del Municipio è raccolta una biblioteca ed un principio di museo.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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