Non era più che una piccola città rovinata, che si contendevano una guarnigione di Kulugli ed i soldati dell'imperatore del Marocco, allorquando giunsero nel 1836 i Francesi per farne dono poco dopo all'emiro Abd-el-Kader. Non se ne impadronirono definitivamente che nel 1842, dopo il qual tempo essa divenne il loro capoluogo strategico sulla frontiera marocchina. Ricostrutta in gran parte al modo europeo, vi si vedono contrade e piazze regolari, edifizi militari e municipali con finestre simmetriche; però si distingue ancora dalla maggior parte delle città di Algeria per l'estensione dei suoi quartieri moreschi. All'uscita delle vôlte nere che congiungono casa a casa, sopra vicoli sinuosi, si vede improvviso una scala striata di luce dai raggi che passano giuocando traverso l'intreccio de' pampini; le porte quadrate sono come una cornice alla veduta dei corsi ombreggiati; in cima della via sorge qualche minareto bianco che domina il labirinto di costruzioni con i tetti coperti di tegole. Tali vedute, adorne dei vivi colori delle vesti rosse, gialle, verdi dei passeggieri, rendono Tlemcen incantevole, ma il pittoresco vela sovente la miseria, giacchè, specialmente nel quartiere degli Ebrei, le basse casupole, dai muri umidi e dalle stanze strette, sono vere sentine. I soli bei edifizi del tempo berbero rimasti a Tlemcen sono le moschee; alcune hanno ancora bei minareti a colonnette di marmo, decorate di mosaici, di pitture, di maioliche verniciate; la navata della grande moschea, sostenuta da settantadue colonne, e soprattutto quella della moschea di Abu'l Hassan, divisa in tre travate sostenute da pilastri di onice, sono le curiosità di architettura di Tlemcen, che possiede inoltre alcune iscrizioni raccolte in un museo: vi si nota fra le altre l'epitafio della tomba di Boabdil, ultimo re di Granata, morto a Tlemcen, e non senza valore, in un oscuro incontro in riva di un torrente del Marocco, come narra una leggenda(645). Il Mesciuar o «Palazzo del Consiglio», che sorge a sud della città, e comprendeva la cittadella, gli appartamenti reali, le caserme, le prigioni, come le kasbah delle altre città, non conserva che una moschea e due antiche torri rinchiuse in un complesso moderno di costruzioni militari.
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