D'altra parte, la regione degli altipiani e del versante saharico è quasi deserta in paragone di quelle del litorale e delle montagne litoranee del Tell. Le tribù arabe o berbere vi occupano uno spazio enorme in proporzione del loro numero, e le colonie di Europei, che sono molto sparse, si compongono di gruppi poco notevoli. Il complesso della popolazione europea, non compresi gli Ebrei cui la naturalizzazione ha dato il titolo di Francesi, era, secondo il censimento del 1881, appena di 5,000 persone, press'a poco la centesima parte della popolazione totale di tutta codesta metà dell'Algeria(651).
      Eppure vi sono vaste contrade, sul versante del Sahara, che per clima e terreno potrebbero essere benissimo colonizzate, come si può vedere dalle rovine di città e di poderi lasciati dai Romani. Nelle alte valli dell'Aures, gli Europei si acclimatizzano facilmente, e l'inverno soffrono meno degli altri i rigori del freddo. Il giebel Scesciar ed i monti dei Nememscia, che furono molto meno esplorati, sembra siano molto meno ricchi di terre salubri e coltivabili; mancano loro sopratutto le sorgenti ed il corso regolare dei ruscelli. Questa valle fu sette volte abbandonata in causa di carestia e sette di nuovo occupata. Ivi il signor Masqueray non ha visto tombe megalitiche, ma ha riconosciuto numerose rovine romane. La colonia nascente di Tebessa può facilmente ingrandirsi oltrepassando i valichi che separano l'alto bacino dell'ued Melleg e quelli dei fiumi che discendono a sud verso gli sciott del «mare Interno». Le popolazioni di razza zenata quali i Nememscia, Maafa, Ascech, Beni-Barbar, Resciaich o Rescech, che percorrono la regione montuosa tra l'Aures propriamente detto e la frontiera della Tunisia, hanno alcuni villaggi fortificati dove depositano i cereali; allo sbocco delle valli nel Sahara le ultime acque versate dai torrenti irrigano i giardini di alcuni zauia e delle capanne circostanti.