Gli affrancati non sono ritenuti inferiori agli altri cittadini, anzi generalmente è scelto un affrancato a portiere della giemaa, incaricato sopratutto di fare gli arresti, sicchè egli richiede d'aiuto gli altri cittadini, non avendo la repubblica esercito nè polizia. Ci sono pure fra gli Mzabiti quattrocento Ebrei, ma riescono raramente ad arricchirsi in causa dell'avvedutezza de' loro ospiti; d'altra parte, è loro vietato possedere giardini nell'oasi, nè la loro corporazione è rappresentata nelle assemblee sovrane. Ognuno esercita un mestiere, chi gioielliere, chi armaiuolo, chi conciapelli o calzolaio; allevano inoltre i volatili dei Mzabiti, giacchè un regolamento interdice a questi di tenere bestie in casa(702). Gli Mzabiti, che sono di istinti poco guerrieri, si associarono alcuni clans arabi che vivono sotto la tenda a lato delle città e formavano ne' prischi tempi truppe mercenarie: a questi gruppi si dà il nome di zauia, benchè non abbiano alcun carattere religioso. Fra codesti Arabi ve n'ha pure che discendono dagli antichi occupatori del suolo ed alcuni possedono nell'oasi case e giardini. I nomadi Ciaanba si sono acquistata, mediante la loro valentia, una certa autorità nella confederazione ed alcuni sono anche proprietari.
Prima dell'annessione, ogni città mzabita era una piccola repubblica indipendente, amministrata da una giemaa composta di membri scelti da ciascuna frazione della città fra gli ammogliati con figli e qualche patrimonio. Nelle grandi circostanze discuteva gli interessi comuni di tutta la confederazione una giemaa generale, formata dei delegati delle assemblee urbane.
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