Di dentro, la città è divisa in tre borghi distinti, dei quali ciascuno ha la sua popolazione e i suoi interessi ereditari. Questa è la sola città dove possano risiedere Ebrei. Gardaya conta il quarto degli abitanti e circa il terzo delle palme della confederazione. Il forte della Scebka, costruito a sud della città, tiene a un tempo in rispetto co' suoi cannoni Gardaya e le due città vicine di Melika e Beni-Isguen, dominando in tal guisa tutta una metà dello Mzab. Melika o la «Reale», posta ad est di Gardaya, era in altri tempi la città santa dei Mzabiti e nei sotterranei della sua moschea era deposto il tesoro della confederazione. Per popolazione, Beni-Isguen, che è a sud-est di Gardaya, è la seconda città della repubblica: è poi la più pulita, la meglio costruita, la più trafficante, la più ricca e quella dove i costumi erano più severi: una volta nessuno straniero poteva abitare a Beni-Isguen e neppure passarvi la notte; a nessun prezzo poteva ottenere la cittadinanza, comperare una casa e neppure un albero. El-Attef, la città più orientale dell'anfiteatro, è la prima fondata dai Mzabiti: ivi presso si trova Bu Nura, la «Cieca»(707), così chiamata perchè è più una rovina che una città: la sua oasi ha appena 2,000 palme. Le altre due città di Berrian e di Guerara, che completano l'Ettapoli dei Mzabiti, si trovano fuori dell'anfiteatro ed anche del bacino dell'ued Mzab. Berrian, posta sulla strada di Laghuat a Gardaya, occupa una piccola valle traversata da un affluente dell'ued Nsa, che alimenta 35,000 palme.
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