Ma sono pure comunissimi gli avanzi d'un tempo anteriore che restano alla base degli altipiani, e si vedono anche, sull'orlo degli scogli che dominano il corso sotterraneo dell'ued Miya, villaggi dell'età della pietra con utensili di selce tagliati e molti altri oggetti che indicano le comunicazioni fra gli abitanti del Sahara di quel tempo ed i rivieraschi dell'Oceano delle Indie(712). Non lungi da Sedrata sorge, ottanta metri sopra la sabbia, la gara di Khrima, una antica fortezza naturale che sembra abbia servito di rifugio agli Ibaditi, quando dovettero abbandonare Uargla: dovettero però lasciare anche codesta cittadella e ritirarsi nella valle dell'ued Mzab da cui ebbero il nome di Mzabiti. Secondo un manoscritto arabo fatto vedere al signor Tarry da un dipendente di quegli antichi sultani, sembra ci sieno state 125 città nel tredicesimo secolo, là dove ora non rimangono che Uargla e Nguça.
Uargla, sebbene si trovi a sud del 32.° grado di latitudine, a 5° dal litorale del Mediterraneo, e sia già stata indicata siccome una delle stazioni importanti d'una ferrovia traverso il Sahara, non è però il posto francese più inoltrato verso il sud. Il ksar d'el-Golea, che si trova quasi sotto il meridiano di Algeri, a 900 chilometri da questa città sulla strada di Laghuat e del Mzab, fu visitato la prima volta il 1859 dal signor Enrico Duveyrier, che vi fu insultato, custodito e minacciato di morte. Nel 1873 una colonia francese penetrò nello ksar, il quale, benchè non sia più occupato militarmente, riconosce, mediante un tributo, l'autorità del governo d'Algeri.
| |
Miya Sahara Oceano Indie Sedrata Khrima Ibaditi Uargla Mzab Mzabiti Tarry Uargla Nguça Mediterraneo Sahara Algeri Laghuat Mzab Enrico Duveyrier Algeri
|