Forse le pubblicazioni ufficiali non avevano prima tenuto conto d'un gran numero di famiglie ed anche di intere tribù, e la differenza delle statistiche sarebbe stata in tal guisa esagerata per errore; nondimeno è probabile che i risultati generali siano approssimativamente veri e che la popolazione dell'Algeria cresca più rapidamente che quella di Francia. Ai 31 maggio 1886 gli abitanti dei tre dipartimenti e del Sahara francese erano computati a 3,960,400, e prima della fine del secolo raggiungeranno i cinque milioni se continueranno a crescere sempre così.
Nei censimenti non si tien conto dell'origine degli indigeni, cioè se siano arabi o berberi, sicchè potrebbe essere che l'aumento degli uni coincidesse con la diminuzione degli altri. Ciò affermano parecchi scrittori con la scorta delle statistiche urbane, sostengono cioè che i Berberi aumentano, mentre gli Arabi diminuiscono. Nelle città di Algeri, Costantina, Orano, tra i Mori, che sono quasi tutti Arabi, i morti superano di molto, in alcuni anni del doppio e del triplo, i nati: è estremamente raro che in un breve tempo di salubrità eccezionale si possa ristabilire l'equilibrio tra le morti e le nascite. Nelle campagne invece il risultato delle statistiche è affatto differente, perchè i nati degli indigeni superano di molto i morti: fuori dalle città sono dunque quei di razza berbera che predominano(721). È noto come gli abitanti della Grande Cabilia sciamino dai loro alveari sempre ripieni; nei grandi comuni misti del Giurgiura durante l'anno i nati superano del doppio i morti(722). Anche in parecchi territorî detti «arabi», dove però il fondo della popolazione è probabilmente berbero, si nota un costante aumento degli indigeni.
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