Il numero degli Europei crebbe dall'anno in cui avvenne la conquista, con una progressione accelerata assai regolare. Da prima furono di ostacolo all'aumento le parziali emigrazioni dal territorio e gli ostacoli frapposti dai governanti alla libera immigrazione: fu respinto perfino un bastimento su cui erano 160 emigranti di Mahon, i quali dovettero ritornare nella patria che essi credevano d'aver per sempre lasciata(725). Da prima l'aumento degli Europei non fu che di qualche centinaio l'anno; poi fu di parecchie migliaia, ora è di più che diecimila. La progressione sembrava più rapida che in realtà non fosse, perchè un gran numero di Ebrei fanno iscrivere, stante il loro titolo di cittadini francesi, i figli come appartenessero alla nazione ormai dominante. I primi venticinque anni dell'occupazione la popolazione europea crebbe solo per immigrazione; i morti superavano di molto i nati, il che si spiega con ciò che i nuovi arrivati ignoravano le leggi dell'igiene locale e che era falso il metodo di cura allora in uso, cioè di combattere le febbri palustri, mediante salassi e non col solfato di chinino: ne avveniva che i colpiti morivano quasi tutti, se non cambiavano clima, come si potè vedere in alcuni reggimenti che in pochi mesi furono ridotti a metà. La nuova terapeutica introdotta dal medico Maillot fu la salvezza della colonia europea in Algeria. Grazie a lui, migliaia di malati furono ogni anno salvati e così gl'immigranti poterono metter radice nella nuova patria. Continuava molto a scemare la popolazione immigrata anche il genere di vita a cui è costretta una società che manca quasi interamente di donne, poichè raramente gli immigranti conducono seco famiglia e quindi il rapporto fra i due sessi, non fu che grado grado raggiunto, tanto che nel 1839 il numero degli uomini era quasi tre volte maggiore di quello delle donne.
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