N. 117. – AUMENTO DEL COMMERCIO COLL'ESTERO IN ALGERIA DOPO IL 1830.
Francia, se si tien conto dei battelli a vapore che corrono regolarmente fra le due rive opposte. Dopo la Francia, vengono l'Inghilterra, che asporta la maggior parte dell'alfa, e la Spagna, giovata dalla vicinanza, i cui battelli sono per la maggior parte modeste navicelle(777). I piroscafi postali vanno e vengono regolarmente per tutti i porti dell'Algeria, e le città commerciali del Mediterraneo occidentale: ogni mese circa trenta battelli a vapore passano dall'uno all'altro punto del litorale dell'Algeria ai lati opposti del continente europeo. Ma di questi navigli che trafficano con i porti dell'Algeria piccolissima è la parte della «Francia africana»(778).
N. 118. – LINEE DI NAVIGAZIONE A VAPORE NELLA BARBERIA E SUI LITORALI OPPOSTI.
Nell'interno è assai sviluppata la rete di strade. In proporzione degli abitanti, l'Algeria ha più strade carrozzabili che la Francia, ed in proporzione alla sua superficie ne ha quante molte contrade d'Europa(779). Lo straniero che percorre i dintorni di Algeri e di altre grandi città dell'Algeria stupisce al vedere sul continente africano tante larghe strade ben tenute, nè può a meno, paragonando codesta colonia francese ad alcuna regione d'Europa, di non dare ad essa la palma(780). Nel 1830, sotto la Reggenza, non c'erano altre strade che le piste dei pastori e delle greggie ed i sentieri delle carovane lungo i ruscelli e le gole. Il dey ed i grandi capi non avevano altro servizio postale che quello dei corrieri o regab, che procedevano con passo ginnastico intere giornate, mezzo nudi, portando seco, oltre i dispacci, il vitto dentro una canna vuota(781). Occupata l'Algeria, primo e precipuo pensiero dell'esercito fu di aprire strade strategiche: l'Algeria fu conquistata più con le strade che con le armi.
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