Anche ora migliaia di condannati militari sono occupati nei lavori delle strade insieme con i Calabresi, gli indigeni, stradaiuoli negri, quasi tutti co' calzoni rossi. Nonostante la estensione presente della rete stradale, non ne sono ancora compiute le linee principali: da est ad ovest, fra la Tunisia ed il Marocco una sola via principale allaccia le strade laterali dirette verso la costa o verso l'interno, la qual via principale passa per Suk-Ahras Guelma, Setif, la Maison Carrée, la Mitigia, la valle del Cielif e Tlemcen. La strada del litorale, per cui in avvenire si andrà da La Calle a Nemours senza bisogno di girare la costa in battello, è ancora interrotta da numerose breccie che eguagliano oltre metà della totale lunghezza. I Francesi non hanno ancora compiuta la rete stradale romana, raffigurata in una scala di cui le strade litoranee ed interne erano i regoli e le trasversali i piuoli(782). Rimangono tuttavia importanti comuni, dove non si può arrivare che a piedi o a cavallo; anche una città, Gigielli, nel 1885 era ancora sprovvista di strade carrozzabili e quindi interamente isolata.
N. 119. – STRADE E FERROVIE DELL'ALGERIA.
La costruzione delle strade ferrate cominciò nel 1860; il primo tronco fu aperto nel 1862. Ora la lunghezza totale delle ferrovie algerine, non comprese le strade ridotte che servono pel trasporto dell'alfa, si avvicina a 2000 chilometri: non è ancora terminata la grande arteria centrale dalla Tunisia al Marocco. Nel 1885 rimaneva ancora una lacuna a sud del gruppo della Grande Cabilia, tra el-Ascir e Palestro; verso la frontiera marocchina la locomotiva doveva fermarsi a Ain Temuscent, un centinaio di chilometri da Maghreb el-Aksa.
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