Pure seguendo le leggi del Corano, la loro giurisprudenza deve corrispondere alle esigenze della legge francese ed il cadì che dimostri di sapere il francese riceve un premio annuale oltre il suo stipendio. L'istruzione impartita nella medersa, o scuola di diritto, di Algeri si va avvicinando sempre più a quella delle scuole d'oltremare. Gli studenti sono interrogati sulla lingua e sul diritto francese e devono seguire certi corsi di scuole superiori. Inoltre la società musulmana è tratta mano mano alla giurisdizione giudiziaria francese per mezzo dei giudici di pace, ai quali si rivolgono egualmente Europei ed indigeni come ad autorità la cui competenza è estesissima. Le giemaa, o assemblee municipali dei villaggi cabili, furono tutte soppresse o almeno ne fu notevolmente ristretto il potere: la vera interpretazione della sonna araba e dei canoni cabili è riservata ai giudici di pace, che sono circa cento, e ai diciassette tribunali di prima istanza, in ognuno dei quali si trova un assessore musulmano. Nelle quattro città di Algeri, Orano, Costantina e Bona vi sono le Corti d'Assise, e ad Algeri una Corte di Appello, che è la prima Assemblea giudiziaria dell'Algeria.
I tribunali algerini sono occupatissimi in causa delle condizioni incerte della proprietà e delle instabilità delle fortune: i sequestri, le vendite giudiziarie all'asta o con subaste vanno aumentando con gran profitto dei notai e degli uscieri. Gli Arabi sono per natura azzeccagarbugli e litigiosi; nondimeno le loro brighe vengono composte privatamente, mentre quelle dei coloni, che in ciò non la cedono agli Arabi, finiscono dinanzi ai tribunali.
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