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      Secondo Maw, l'altitudine media del Deren sull'orizzonte del Marocco sarebbe di 3,900 metri, nè i più alti picchi sorpasserebbero codesta cresta di più che 200 metri; così l'Atlante, che è assai inferiore alle Alpi per altezza di cime, non è raggiunto da nessuna catena alpina per media altitudine sopra una lunga estensione di 160 chilometri almeno(830).
      Altissimo è anche il colle di Tagherut, che traversa la catena quasi sotto il meridiano di Marocco; da esso colle si ridiscende a sud nell'alta valle dell'ued Sus: comincia probabilmente a 3,500 metri; difficile poi riesce da principio il cammino ai somieri, finchè una larga breccia, trenta chilometri ad ovest, offre un facile cammino alle carovane. Dall'alto del giebel Tiza, che sorge in piramide ad occidente della catena e che raggiunge ancora 3,350 metri, si scorge 1,200 in giù codesta porta aperta fra alcuni scogli del color della ruggine. Ad ovest la catena ripiega perpendicolarmente all'Oceano, riprendendo una media altitudine inferiore a 3,000 metri, fino ad una profonda incavatura di circa 1,200 metri per cui passa la strada da Marocco a Tarudant nella valle dell'ued Sus è il Tizi o «Colle» per eccellenza, chiamato anche Bibauan e Biban, cioè «le Porte». Per questa via petrosa, che riesce difficile ai cammelli, traversarono l'Atlante il danese Host, gli inglesi Lemprière e Jackson, il tedesco Lenz. L'Atlante marittimo conserva ancora di là dal passaggio superbo aspetto; anzi alcune delle sue cime superano i 2,500 metri.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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