Fra tutte le creste laterali che si staccano dal Grande Atlante sul versante atlantico, la più alta ed estesa è quella che trae sua origine verso l'estremità settentrionale della catena principale e separa le alte valli del Sebu e dell'Um er-Rbia. Il giebel Aian, che è spesso coperto di neve, è il nodo centrale da cui si staccano i diversi rami montuosi di codesta linea di creste. Essa rimase quasi sconosciuta ai geografi fino ai nostri giorni, nè furono misurate le cime che si vedono da lontano. Le valli di codesto elevato labirinto sono abitate da popolazioni berbere che non pagano tributo nè forniscono soldati. Così rimane staccato dal bled el-makhzen uno spazio di forma triangolare, la punta del quale si trova al porto di Rbat presso la foce dell'ued Bu-Regrag, sicchè i sudditi delle due parti del Marocco, del nord e del sud, devono, gli uni da una banda gli altri dall'altra, girare ad ovest per il litorale codeste montagne dei Berberi indipendenti.
Nel Marocco settentrionale vi sono gruppi di montagne che si congiungono indirettamente col sistema dell'Atlante. Da un lato l'ued Sebu, che si versa nell'Atlantico, dall'altro la Moluya, affluente del Mediterraneo, circoscrivono con le loro valli rispettive e con quelle de' loro affluenti uno spazio di forma quadrangolare, le creste del quale non sono rivolte dalla stessa parte dell'Atlante. Le due regioni lungo la strada di Fez a Tlemcen sono distinte da un valico la cui altezza, non ancora misurata, non supera probabilmente 1,000 metri: gran parte dello spazio intermedio è occupato da colline di argilla rossastra(839). Nella regione del nord le alture principali si avvicinano al litorale mediterraneo; ivi sorgono i giebel più alti, le cui cime servono di orientazione ai nocchieri delle coste.
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