In codesto enorme sviluppo di coste, il capo Cantin è la più notevole scogliera, le cui sponde alternate di marne grigie e rosse, di calcari e di argille ferruginose terminano qua in parete verticale, là in gradini diseguali. Le dune che orlano la costa sono naturalmente raffermate da macchie di lentischi che coprono tutte le chine rivolte al mare. Su diversi punti della costa furono notati indizî di sollevamento; una antica spiaggia, che contiene gusci di conchiglie, si succede lungo l'Atlantico ad un'altezza media di 20 metri sopra del presente livello delle acque(844). Secondo alcuni autori però pare avvenga un fenomeno contrario, almeno sopra un punto del litorale: la città di Mogador si troverebbe in un'area di sommersione graduale(845).
     
     
      Come quello che riceve maggior quantità di pioggia di tutto il resto del Maghreb, il Marocco versa nel mare maggior numero di corsi d'acqua, alcuni dei quali sono superiori a quelli d'Algeria, sebbene diminuiti alla foce dalla evaporazione e da canali laterali. Secondo Ball e Hooker, che però non dicono chi fossero gli osservatori, la quantità media d'acqua dei fiumi marocchini che discendono dall'Atlante verso l'Atlantico, è circa 225 metri cubi. Ciò non ostante nessuno degli ued del Marocco serve alla navigazione, solo li solcano alcune chiatte di forma primitiva.
     
     
      LA RIVIERA DI SCERAT.
      Disegno di Taylor, da una fotografia comunicata dal signor S. Reinach. [vedi figura 685.png]
     
      La Moluya è il fiume principale del versante Mediterraneo del Marocco, come quello che alimentato alla sorgente dalle nevi dell'Aiascin, ognor bianco di brine, ha una assai grande corrente, aumentata dagli affluenti che giungono da est, specialmente dall'ued Za, il cui bacino comprende una piccola parte della provincia di Orano.