La Moluya (M'luya) è la Molosciat, Malua o Malva degli antichi: da essi il suo corso era considerato come frontiera naturale fra le due Mauritanie, Cesariana e Tingitana; così pure dal tempo dei Berberi e degli Arabi sino al 1830 essa separava la Berberia algerina dal Maghreb el-Aksa. Ora le due rive di essa si trovano in territorio marocchino, in causa dei trattati della Tafna e di Tangeri per cui la frontiera geografica fu trasportata ad est. Le isole dette Zaffarine, dalla tribù berbera dei Beni-Giafer, che vive sulla costa(846), dominano a nord-ovest la foce della Moluya e lo sbocco della sua valle. Disposte a semicerchio, un po' discosto dalla riva cui frange il promontorio d'Ageddin o cabo di Aguas, esse riparano la rada meno pericolosa di tutto il litorale del Rif; le navi quando soffia il temuto vento di nord-est riparano dietro quel potente spezzaonde. L'isola occidentale s'innalza 135 metri sopra il livello marino. Durante le piene, le acque copiose della Moluya sono talvolta trascinate dalle onde in vicinanza delle isole.
Ad ovest, tutta la regione litorale del Rif ha solo una serie di piccole valli discendenti al mare, come quella che è troppo stretta perchè i fiumi vi si possano svolgere. Ve ne sono alcune di là, nel gruppo triangolare che si protende verso la Spagna, stante le molte pioggie che cadono sulle montagne di Beni-Hassan, ma la maggior parte sono semplici ruscelli, quale il grazioso ued ech-Scierat, che si versa nel mare presso Tangeri. Pure percorso da più lunghi corsi d'acqua è, subito a sud del capo Spartel, il versante atlantico, che è più largo del pendìo verso il mare Interno.
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