Durante la magra, si può guadare in parecchi luoghi: la sua corrente però arriva sempre fino al mare, dove possono entrare varcando il banco le scialuppe di poca pescagione. Nessun altro corso d'acqua mette in mare per circa 200 chilometri a sud, cioè fino alla foce dell'ued Tensift. L'altipiano dei Dukkala, che sorge nella regione interna, termina sopra le onde con un'altra sponda che impedisce all'acqua piovana di riversarsi nell'Atlantico.
      Nè tra i grandi corsi d'acqua del Maghreb è annoverato l'ued Tensift, nel bacino del quale sta la città di Marocco. L'Atlante, diminuita la sua media altezza, si è già avvicinato al mare; ivi le pioggie sono meno copiose che nella regione settentrionale, sicchè nella state la foce del Tensift, a bassa marea, è interamente chiusa dalla sabbia. L'ued Sus, l'antico Subus, che nasce e corre tra l'Atlante e l'Anti-Atlante, è pure un fiume intermittente, che si gonfia l'inverno e nella parte bassa dissecca. Gli rimane però un po' d'acqua: quando in marzo Lenz lo ebbe ad attraversare sotto Tarudant, a cento chilometri dalla foce, esso aveva una corrente larga 3 o 4 metri e profonda da 30 a 50 centimetri(852). Più spesso ancora è asciutto l'ued Assaka, che costeggia la falda meridionale dell'Anti-Atlante; i viaggiatori che percorsero quei luoghi non videro nel letto che sabbie; da ciò l'incertezza, durata sino a poco fa, nel tracciarne il corso sulle carte.
      L'ued Draa poi, che per lunghezza è di gran lunga il maggior fiume del Marocco, è altrettanto inferiore per quantità di acqua alla Moluya, al Sebu, all'Um er-Rbia, anzi di rado l'acqua arriva fino all'Atlantico.