Sulle regioni del litorale marocchino cadono spesso pioggie di polvere rossa trasportata dai contro-alisei nell'alta atmosfera: si sa che tale polvere è formata principalmente di animaluccoli silicei provenienti dai llanos dell'America del Sud(860).
Variatissima è la flora del Marocco in causa della diversità del clima; però non ostante che ai botanici rimangano nell'interno da fare altre scoperte prima di poter dare il novero delle specie vegetali, si sa che in complesso le piante del Marocco appartengono all'area mediterranea. Le 248 specie di piante del Marocco, tranne una sola(861), si trovano tutte nell'uno o nell'altro dei luoghi circostanti al mare Interno; un terzo poi si trovano in Inghilterra e nel centro d'Europa. D'altra parte, la flora marocchina ha dell'Africa propriamente detta solo poche piante e fiori, a sud del gran deserto. Così il Maghreb el-Aksa mantiene carattere europeo, tanto per prodotti che per l'ossatura delle montagne: esso è compreso nella regione speciale del bacino che Hooker chiama area dei cisti e delle macchie. Si può quindi dire che quando Diocleziano unì la Mauritania Tingitana con la penisola Iberica, egli mantenne le divisioni naturali(862).
Il Marocco per vegetazione si accosta, più che ad ogni altra regione, alla Spagna. L'Atlante e la Sierra Nevada hanno tra loro analogia dall'una all'altra parte dello stretto, non però sì grande come ritenevano i botanici, giacchè di 631 specie di piante raccolte nelle valli e sulle alture dell'Atlante, 181, cioè oltre il quarto, non si trovano in Spagna: la differenza de' fiori cresce a mano a mano che si sale verso la cresta dell'Atlante.
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