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      Codesta pianta viene corrosa da un dittero, del quale sono ghiotti gli avoltoi, che con la loro presenza indicano i luoghi dove essa si trova(865).
      Di poco differisce da quella dell'Algeria la fauna del Marocco, almeno nelle specie finora studiate dai naturalisti. Gli animali più temuti, quali il leone e la pantera, si trovano solamente in alcuni luoghi; vi si mantennero in maggior numero specialmente ne' dintorni della frontiera algerina in mezzo alle montagne del Rif. Nè scomparso dal Marocco è l'orso, il quale più non si trova in Algeria. I conigli pullulano nella penisola di Tangeri, ma scemano grado grado verso sud, nè più se ne trovano a sud di Bu Regrag(866). Rare nel Marocco le scimmie, anzi non se ne vede, eccetto di quella specie che vive ancora sugli scogli di Gibilterra, la quale non si trova neppure nelle provincie meridionali. Assai frequente è nelle foreste il cignale, a ragione odiato dagli agricoltori: i ricchi lo tengono nelle stalle per stornare dai cavalli i malvagi spiriti facendoli entrare nell'animale impuro. Gli struzzi errano a stormi nelle steppe di mezzodì sulle frontiere del deserto, dove si dà la caccia a diverse gazzelle, non tanto per la loro carne quanto per le concrezioni dette belzuar, che, estratte dallo stomaco di quegli animali, servono di amuleti(867): così i cetacei morti gettati dalle onde sulla spiaggia vengono dai pescatori sparati per trarne frammenti d'ambra grigia(868). Nelle alte valli dell'Atlante, dove c'è un clima quasi europeo, si potrebbero benissimo allevare tutti gli animali domestici e coltivare tutte le piante della zona temperata.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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