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      L'elemento europeo esiste inoltre nel sangue stesso delle popolazioni marocchine per gli anteriori incrociamenti nella penisola Iberica e nei possedimenti europei del litorale.
     
     
      È noto che una parte del Marocco nord-orientale, in causa del versante delle acque, dipende naturalmente dall'Algeria: la città d'Ugida ed il territorio vicino appartengono al bacino della Tafna. Posta a piè della collina di Kudiat el-Khadra, nella «pianura» d'Angad, che ha alcune alture succedentisi di argilla rossastra e che si prolunga ad est fino alla città francese di Lalla Maghnia, Ugida è proprio un agglomeramento di casupole circondate da ulivi; il suo commercio trae qualche importanza dalla prossimità dell'Algeria. Così pure la vicina frontiera ed alcuni posti militari francesi spinsero il governo marocchino a dar in codesta regione segno del suo potere. Ugida è una «città del Sultano», dove risiedono una guarnigione ed impiegati che dipendono direttamente dal sovrano. Circa 10 chilometri ad ovest, il 14 agosto 1844, fu combattuta, sulle rive dell'Isly, tributario della Tafna, la battaglia citata spesso ad esempio come una di quelle in cui un piccolo esercito consapevole della sua forza e dei movimenti che sta facendo, muove compatto con assoluta certezza di vincere contro una folla non compatta. Codesta battaglia, che mise il governo marocchino in mano alla Francia, fu seguìta dal trattato di Tangeri, nel quale fu lasciata al Sultano quasi tutta la zona del territorio conteso ad est della Moluya.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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