Sui promontori delle Tre Forche sorgevano alcune are in onore degli Dei del Soccorso. A 50 chilometri dal capo, sorge in alto mare lo sterile isolotto di Alboran, fortificato dagli Spagnuoli.
      Sulla costa semicircolare del Rif, si succedono, tra il capo delle Tre Forche e la penisola di Tetuan, due altri posti militari, Alhucemas e il Peñon de Velez, spagnuoli da oltre tre secoli. Il primo presidio, cui gli antichi autori arabi danno il nome di Mersa el-Mzemma, è un isolotto in mezzo al mare su cui fu costruita un'altra prigione. Peñon de Velez o Velez de la Gomera è pure un isolotto ed un bagno penale, dove l'estate alcune navi spagnuole recano l'acqua dolce necessaria alla guarnigione. Esso domina una parte del litorale in ottima posizione pel commercio; gli stanno di fronte gli avanzi di Badis, città romana che nel medio evo era ritenuta come il porto di Fez sul Mediterraneo(891). Nel suo posto c'è ora una borgata omonima, dove recentemente si è invano tentato di fondare un opificio minerario. Tal luogo sarebbe il miglior punto di sbarco per recarsi dalla costa del Rif alla valle del Sebu, senonchè non vi ha neppure una strada carrozzabile attraverso quelle montagne che sono abitate da tribù berbere indipendenti. In una vallata di queste montagne si trova la città di Scesciauen, circondata di vigneti; e ad essa vicina la casa principale dell'ordine religioso Derkaua.
     
      N. 131. – TETUAN.
     
     
      La maggior città dell'impero del Marocco è, sul litorale Mediterraneo, Tetuan, la Titauan dei Mori e la Tettauen dei Berberi, cioè il «Luogo delle Sorgenti»; infatti dagli erti monti che si svolgono ad ovest in vasto anfiteatro, scendono abbondanti le acque nei giardini sotto lo spesso fogliame degli aranci.