D'altra parte Tangeri comincia a sembrarti città europea se osservi le sue nuove case, la stazione, le officine, i giornali, i cannoni di lungo tiro, il vicino faro ed i villaggi sparsi sulle colline. Fra Tangeri ed il capo Spartel vanno e vengono a cavallo comitive di giovani eleganti.
Per bellezza di aspetto, Tangeri rassomiglia un poco ad Algeri. Essa pure sorge ad anfiteatro sulla sommità d'una collina coronata dalle mura merlate d'una kasbah: qua e là s'alzano sopra le bianche case minareti e palme. Il maggior movimento segue nelle vie ripide tra il porto e la città alta, dove i conduttori menano i cammelli carichi, le mandre di montoni e di buoi. Quantunque il porto di Tangeri sia tuttora poco profondo, mezzo colmo come è dalle macerie gettatevi dagli Inglesi, e quindi le grandi navi debbano fermarsi in alto mare, esso ha nondimeno un notevole commercio, specialmente con Gibilterra, la cui guarnigione fornisce di carne, di legumi e di frutta(897); gli Ebrei, che sono i mediatori di quasi tutto il traffico, spediscono pure lane e cuoi greggi; in cambio le navi di Francia e d'Inghilterra recano chincaglierie, cotone, tè, zucchero, candele. Ogni anno si aggiungono ad alcune centinaia di stranieri che dirigono gli affari nella città marocchina, i viaggiatori per diporto e la gente che vi si reca in cerca di salute, giacchè poche città, anche di quelle del litorale del Mediterraneo, sono migliori di Tangeri per dolcezza di aria e pel complesso di condizioni climateriche. Inoltre Tangeri ha ricordi storici ed un bellissimo orizzonte.
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