Sulla strada da Fez a Ugida, che passa per Taza e la borgata vicina di Meknessa, indicano i luoghi di sosta alcuni kasbah fortificati, dove si fermano le truppe di passaggio.
      Fez occupa uno dei migliori siti geografici, il che fa sì che il sultano la preferisca assai di frequente alle altre capitali del Marocco per dimorarvi e che la sua popolazione superi quella delle altre. Come quella che è press'a poco nel centro della depressione che separa il sistema dei Rifl da quello atlantico,
     
     
      FEZ. – VEDUTA GENERALE.
      Disegno di Taylor, da un acquerello di C. Tissot. [vedi figura 733.png]
     
      essa si trova sulla strada naturale che costeggia la base occidentale dell'Atlante; le due grandi strade storiche del Maghreb el-Aksa si incrociano nel bacino di Fez. Inoltre codesta regione gode abbondanza d'acqua, fertilità di suolo, facilità di sentieri traverso le campagne, bellezza di coste boscose. Il vasto agglomeramento urbano, che è circondato da un anfiteatro di montagne, occupa una terrazza alta circa 200 metri, frastagliata in piattaforme secondarie da numerosi burroni. L'ued el-Fez, che nasce a sud-ovest a poca distanza, in un circo roccioso, e viene poi ingrandito da molte fonti, raggiunge 6 chilometri più in giù il fiume Sebu, il quale traversa un massiccio ponte di pietra, una delle poche costruzioni che di tal genere abbia il Marocco. A chi guardi dai promontori coronati di rovine che sorgono a sud, a nord, ad ovest oltre i bastioni, incantevole riesce l'aspetto di Fez, che «emerge come una bianca isola dall'oscuro mare dei suoi giardini». Sopra la superficie ineguale dei suoi terrapieni che pare si riuniscano da un punto all'altro della città senza che li separi alcuna via, sorgono minareti sormontati da una triplice sfera dorata, le alte mura della kasbah, ed il tetto smagliante della principale moschea(907).