MULAI TAYEB, SCERIFFO D'UEZZAN.
      Incisione di Thiriat, da una fotografia del signor Lagraine. [vedi figura 741.png]
     
      Il bacino del Sebu, che è il più popolato ed il più ricco del Marocco, non ha, dove sbocca in mare, alcuna città notevole per movimento di scambi. Alla sua foce sta ora Mehdiya, l'antica Mamora, semplice villaggio costrutto a sinistra del fiume, sopra una china alta 150 metri, dove rimangono alcuni ruderi di fortificazioni che ricordano i tentativi fatti dai Portoghesi e dagli Spagnuoli di conquistare il Marocco. Leone l'Africano fu presente al fatto dell'esercito maomettano che, nel 1515, sorprese i 6,000 o 7,000 soldati portoghesi di guarnigione, facendoli quasi tutti a pezzi. Più avventurosi furono, cento anni dopo, gli Spagnuoli, che però nel 1681 dovettero, a lor volta, sgombrare il forte dello sbocco. Da allora nessuna costruzione militare difende l'entrata del fiume, che, del resto, è quasi interamente sbarrata dalle sabbie. Il commercio di que' luoghi si è rivolto tutto verso le gemine città costrutte 30 chilometri a sud-ovest allo sbocco del Bu-Regrag. Separa i due fiumi la grande foresta di Mamora, che è quasi interamente composta di quercie soveri; qua e là nelle radure stanno attendati indigeni scellaha. Poco tempo addietro erano, a quanto dice Drummond Hay(918), in codesta foresta numerosissime le mandre di buoi selvaggi che rendevano pericoloso l'attraversarla.
     
      N. 137. – RBAT E SLA.
     
     
      Due città affatto diverse sono Sla (Sala, Salé) e Rbat, la prima sulla riva destra, la seconda sulla sinistra del Bu-Regrag.