La kasbah è solidamente fortificata tanto dalla parte di terra contro gli indigeni, quanto dalla parte del mare contro le flotte europee: la piazza è difesa da oltre 160 cannoni(922). La «chiave santa» della città di Cordova è conservata come una reliquia nella kasbah di Rbat: durante l'ultima guerra con la Spagna essa fu pubblicamente esposta parecchi giorni. I Marocchini speravano di poter aprire nuovamente le porte della città da cui erano stati cacciati.
     
      Poco fa la nazione dei Beni-Hessem (Beni-Hassan), che è la più vicina a Rbat-Sla, dovette riconoscere la sovranità del sultano e lasciare che il suo territorio fosse diviso in sei parti, i capi delle quali sono responsabili dell'ordine dei clan. Invece i Zemmur ed i Zaian, che si trovano più ad est, sono affatto indipendenti e quando si uniscono al sultano sono trattati da alleati e non da servi. Le due nazioni berbere occupano, insieme con alcune tribù di minore importanza, tutto lo spazio dal litorale all'Atlante e da Meknes alla valle dell'Um er-Rbia. In codesta regione, che è di almeno 40,000 metri quadrati, i Marocchini del bled el-makhzen non possono viaggiare senza un salvacondotto. Assai si rassomigliano i Zemmur ed i Zaian, che hanno sì gli uni che gli altri grande semplicità nel vestire, come quelli che spesso portano solo il mantello sulla nuda pelle ed i capelli, come gli Ebrei, rasi, con una o due ciocche. I Zemmur abitano una terra proverbialmente feconda ed attendono un po' all'agricoltura; i Zaian sono la nazione più potente di tutto il versante marittimo dell'Atlante: si dice possano mettere in campo perfino 18,000 cavalieri: vivono quasi solo dell'allevamento del bestiame; nessuna tribù li eguaglia per ricchezza di mandre di capre, di montoni, di cammelli e di buoi, i quali ultimi sono assai notevoli per altezza di statura.