Città pure incantevole è Demnata, posta sopra uno degli affluenti meridionali dell'Um er-Rbia, come quella che si perde tra il verde di giardini e di vigneti: poco tempo fa essa godeva una grande prosperità come luogo di commercio, ma le fu fatale la vicinanza di Marrakech, dalla quale è discosta solo un centinaio di chilometri. Inoltre il Sultano vi potè stabilire il suo potere e percepire imposte, sicchè per evitare i dazî a cui sono soggette le derrate che entrano in città, le carovane volgono i loro passi verso altri mercati. Un terzo degli abitanti di Demnata sono Ebrei, che abitano alla rinfusa con i musulmani. Demnata e Sefru sono i luoghi del Marocco dove gli Ebrei stanno meglio(929); però negli ultimi tempi ebbero a soffrire gravi sevizie, delle quali dovettero occuparsi le potenze europee.
Dopo di avere ricevute tutte le acque che discendono dall'Atlante, l'Um er-Rbia scorre verso il nord-ovest, fra i territorî in gran parte arabi, cioè tra quello dei Sciauia berberi a nord e quello dei Dukkala a sud. Azemmur o Azamor, l'antica città «degli Ulivi», che difende la foce del fiume dalla riva sinistra, è spesso indicata come una rovina, perchè gli Europei la visitano di raro. È la città di tutto il litorale che meglio abbia conservato aspetto marocchino, giacchè il suo commercio del pesce e la sua industria la mettono in comunicazione solo con città dell'interno(930); nessun cristiano ebbe il permesso di
N. 138. – MAZAGAN E AZEMMUR.
passarvi la notte. Nessuna nave tenta di passare la temuta diga che chiude dinanzi ad Azemmur l'entrata del fiume.
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