Pagina (750/1046)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      [vedi figura 753.png]
     
     
      A sud del capo Cantin, l'antico promontorio del Sole, sta la città di Asfi, che è la Saffi degli stranieri, la quale commercia direttamente con l'Europa: è il porto più vicino alla città di Marrakech, ma non più frequentato di quello di Mogador, perchè ivi gli scogli sono più pericolosi che in tutto il resto del litorale; sicchè la maggior parte delle navi gli passa discosto nè imprendono di mettersi in comunicazione con la riva, traversando in barca le onde parallele che vanno a frangersi contro il porto. Da Asfi si esportano grani ed alcuni cavalli presi dai Dukkala e da altri indigeni delle regioni limitrofe(936). Asfi riesce, per le sue mura portoghesi e il suo fiero castello le cui torri spiccano sopra le case raggruppate sulle chine d'un poggio, la più pittoresca di tutte le città del litorale(937); i suoi giardini sono meravigliosamente fecondi. La «casa dei Sette Fratelli», fuori della città, è un luogo santo che venerano egualmente Mori ed Ebrei; ad essa accorrono in folla malati di ogni religione. Altro luogo di pellegrinaggio è Lalla Gobusca, «la Madonna dell'Ulivo», albero dal tronco gigantesco e dai rami prodigiosi, del quale non c'è l'uguale in tutto il Marocco(938).
      Marocco, seconda capitale dell'impero, o piuttosto Marrakech, la Temrakech dei Berberi, è la sola città della valle del Tensift, che sbocca nell'Atlantico tra Asfi e Mogador. È città notevole, che, vista da fuori, ha superbo aspetto: i pellegrini la dicono la «Damasco dell'Occidente». Chi vi arriva da nord o da nord-est per le rive dell'ued Tensift, che passa ad alcuni chilometri dalla città, deve traversare un'immensa foresta, formata da più centinaia di migliaia di palme, alle quali sono qua e là mescolati ulivi ed altri alberi fruttiferi; chi poi vi arriva per la strada di Mogador, deve traversare una pianura ciottolosa e nuda, vedendo appena rari gruppi di verdura, ma la città gli appare assai più imponente per le mura con torri azzurrognole ai fianchi, l'alto minareto della sua grande moschea e la lunga catena dentata dell'Atlante che limita l'orizzonte, già azzurra alla base, e a striscie bianche verso le sommità. Come quella che si trova all'altitudine di circa 500 metri e a circa 50 chilometri dai premonti dell'Atlante, Marrakech è fornita d'acqua in abbondanza, sicchè ogni giardino è traversato da un rivo e ciascuna casa ha un pozzo di acqua viva.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





Cantin Sole Asfi Saffi Europa Marrakech Mogador Asfi Dukkala Sette Fratelli Mori Ebrei Lalla Gobusca Madonna Ulivo Marocco Marrakech Temrakech Berberi Tensift Atlantico Asfi Mogador Occidente Tensift Mogador Atlante Atlante Marrakech