Nei vestiti degli Ait-Tazzerult dominano, come presso tutti i popoli del Sudan, le stoffe di colore azzurro; gli uomini poi hanno, come i Tuareg, l'abitudine di velare in parte il volto, mentre le donne escono scoperte.
Verso le sorgenti dell'ued Tazzerult sorge sopra un cono di eruzione interamente isolato dalle roccie granitiche e schistose dell'Anti-Atlante, una cittadella inespugnabile, ma sprovvista di acqua: è la roccia di Agadir che segna il confine meridionale del «regno di Sidi Hesciam»: di là comincia il territorio dei Berberi Megiad. Le acque che discendono dal versante meridionale dell'Anti-Atlante scorrono verso l'ued Nun, diviso in parecchi dominî politici, il maggiore dei quali rimane vicino alla costa e ordinariamente è chiamato con lo stesso nome dell'ued. Gli abitatori dell'Ued-Nun sono da alcuni secoli temuti dai pescatori delle Canarie e dai marinai, perchè tutte le navi che erano spinte dalla tempesta su quelle coste inospiti, erano considerate qual preda ed i nocchieri la maggior parte schiavi. Però si citano fra i viaggiatori che hanno descritto i loro viaggi fatti per forza al Marocco, parecchi marinai che poterono sfuggire alla servitù, dopo essere stati gettati sulle coste del Nun. Anche ultimamente stranieri, che erano stati tenuti schiavi alcuni anni, furono resi solo mediante forte riscatto.
La città principale dell'Ued-Nun, Ogulmin, chiamata d'ordinario Ued-Nun, come il fiume ed il paese, si trova ad una altezza assai notevole, forse a 1,000 metri, giacchè i datteri non vi maturano; neppure gli ulivi, che crescono nei giardini, prosperano ivi come nel Marocco settentrionale.
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