Sono temutissimi come guerrieri, meno però delle tribù arabe del piano, cioè dei Dui-Bellal, sovrani e protettori dell'oasi di Tissent. I Dui-Bellal erano già molto più potenti, anzi nessuna tribù, dall'Atlante al Niger, poteva loro resistere. Le guerre intestine ne ridussero talmente il numero, che quando, nel 1883, vi ebbe a passare il signor di Foucauld, in paese non si trovavano che fanciulli: gli uomini adulti erano rimasti tutti morti e la somma delle forze della tribù si compendiava in 1800 fucili. Non c'è fra i nomadi del Marocco meridionale chi possa contendere coi Dui-Bellal per purezza di linguaggio arabo, beltà di viso, eleganza di portamento e grazia di modi.
L'oasi di Tatta, che succede ad ovest a quella di Tissent, fu in gran parte rovinata dai Dui-Bellal, che chiamati come alleati nelle guerre civili, saccheggiarono invece e depredarono i ksur, sicchè dovettero essere interamente abbandonati circa dieci villaggi. Delle oasi che sono tra l'ued Draa e l'Atlantico, Tatta è la maggiore, ma è divisa in parecchi gruppi distinti sparsi tra solitudini. Essa comprende a nord del Bani parecchi ksur che costeggiano tre corsi d'acqua: a sud poi della catena in gran parte non è che un erg, cioè una estensione di sabbia nelle cui cavità stanno gruppi di case circondate da acacie rattrappite. Il commercio di Tatta, che tempo fa era notevolissimo, ora è quasi nullo. Anche l'oasi di Akka, che si trova più ad ovest, non lungi dalle sorgenti dell'ued Nun, non è più un centro di commercio fra Mogador e Tinbuctu.
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