Il Tafilelt ha due capitali, ma i due ksur sono appena «separati da un trar di sasso». A nord-est sorge er-Rissani, la residenza del governatore dell'oasi; a sud-ovest le case dei mercatanti stanno raggruppate nello ksar d'Abuam o Bu-Aam. Codesto ksar per numero e ricchezza degli abitanti tiene nell'oasi il primo posto, ed è il principale mercato di tutto il Sahara marocchino tra il Tuat e l'ued-Draa. Un vasto quartiere è solamente formato di cupole di argilla che coprono botteghe che dir si potrebbero grandi topaie. Ogni vicolo ha i suoi mercatanti: qui i venditori di drappi e di merci, più in là gli spacciatori di olio, di burro, di sapone; altrove armaiuoli, falegnami, sarti, sellai, calzolai, i quali ultimi formarono per alcuni secoli la gloria del Tafilelt; si dice anzi che allora solo i nobili avessero diritto di essere calzolai, tanto un tale mestiere era tenuto in onore(975). I famosi giild el-filali o pelli conciate nel Tafilelt mediante un frutto proprio di codesto paese, che sembra sia una acacia, vengono spedite a Fez ed a Tlemcen; vi giungono dal Sudan piume di struzzo e poca polvere d'oro, e al mercato di Abuam schiavi. Quasi tutte le mercanzie d'Europa si trovano nei bazar, ai quali vengono spedite dai mercanti dell'Algeria, tranne il tè, che è sempre comperato da commercianti inglesi. Negli affari si adopera, come nel Marocco settentrionale, quasi solo lo scudo, e per le mercanzie europee si usa la libbra di 500 grammi.
      Il governatore risiede nello ksar d'er-Rissani ed è sempre un fratello o almeno vicino parente del Sultano, ma la sua autorità è impotente contro la volontà delle assemblee comunali; non può impedire neppure agli abitanti del ksur di far guerra ai vicini.