Egli rimane in città avendo d'uopo almeno d'un'apparenza di autorità, perchè il Tafilelt è il luogo di origine della sua famiglia. Tal nome è la forma berbera di Filal, luogo di Arabia donde sembrano venuti i maggiori di Mulai Ali-Scerif, il fondatore della dinastia. Si vede ancora la tomba di codesto primo sovrano, 4 chilometri a sud-est d'Abuam, ma nessun zauia fu fondato a lato del monumento. Ad ovest della presente capitale un vasto campo di rovine si stende circa 8 chilometri in giro e si chiama Amra: nel mezzo sta un minareto con le arcate d'una moschea, ricoperte d'incantevoli arabeschi, che paiono fatti ieri(976). Amra o Medinet el-Aamera, la «Città popolata», è, senza dubbio, la città famosa di Segielmassa o Sigiilmassa, ricordata dagli autori del medio evo e lungamente cercata dai geografi fuori dell'oasi di Tafilelt, prima che Walckenaer e d'Avezac non avessero provato che i due nomi di Tafilelt e di Segielmassa come nomi di paesi sono identici(977). Segielmassa fu costrutta oltre cento anni prima dell'egira e, benchè rovinata dagli assedî e dalle guerre, e perfino rovesciata, nel 1274, dalle «cannonate»(978), servì di residenza al governatore del Tafilelt fin verso la fine del secolo decimosettimo, quando fu costrutto il forte d'er-Rissani. Però Segielmassa fu sempre ritenuta come una specie di città virtuale: ancora in principio del secolo decimottavo la carovana si riuniva alla porta della città per incominciare il grande viaggio alla Mecca. Fino al 1815 la moschea fu un'università del Corano, dove erano mantenuti 500 scolari a spese dello Stato; ancora a metà di questo secolo ogni venerdì vi si leggeva la prece pubblica in nome dell'imperatore del Marocco(979).
| |
Tafilelt Filal Arabia Mulai Ali-Scerif Abuam Amra Medinet Segielmassa Sigiilmassa Tafilelt Walckenaer Avezac Tafilelt Segielmassa Tafilelt Segielmassa Mecca Corano Stato Marocco
|