Però il livello dell'istruzione si innalza stante le relazioni del Marocco con l'estero, grazie al commercio, all'emigrazione temporanea; vi contribuiscono anche il pellegrinaggio alla Mecca e l'esempio delle scuole ebree fondate dalla comunità israelitica in alcune grandi città del Marocco dal 1862. Nel 1884 le scuole ebree aveano insieme oltre 1150 allievi: in esse si usa il francese, che è la lingua civile della società ebrea e straniera. Non si pubblicano ancora giornali che nelle città con porto e nella capitale; libri arabi non si scrivono più. La poligamia è rara nel Marocco quanto in Algeria, tranne forse tra le persone più cospicue che sono costrette dalla loro dignità ad avere un gran numero di donne: il sultano-sceriffo ne ha a centinaia e si dice ne aggiunga al suo harem una ogni venerdì. Sussistono ancora nel Marocco le antiche forme di schiavitù, giacchè se la tratta de' bianchi fu abolita fin dal 1777, quella de' neri continua regolarmente dall'uno all'altro lato del Sahara e fino alle porte del consolato di Tangeri. Benchè sia ufficialmente vietata la vendita pubblica, nondimeno il turpe commercio è negli ultimi anni più che raddoppiato, sicchè parecchie
      N. 146. – FRONTIERE DELL'ALGERIA E DEL MAROCCO.
     
     
      migliaia di disgraziati sono importati ogni anno dalle carovane del Sudan, che hanno i loro depositi nel Tafilelt e nell'Ued-Sus. I personaggi cospicui dell'impero conservano ancora l'uso infame di far mutilare i fanciulli(999).
     
      Il sovrano del Marocco, della stirpe dei sciorfa di Tafilelt – donde il titolo di «Maestà Sceriffa» – è padrone assoluto, almeno per quanto lo permette il Corano, il quale, del resto, viene da lui interpretato, essendo egli nello stesso tempo il padrone temporale ed il direttore spirituale dei milioni di abitanti del Maghreb el-Aksa: la sua volontà è legge.