Pagina (800/1046)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La superficie del Sahara si può ritenere di 6,200,000 chilometri quadrati, senza le oasi di Barca e Cufra, senza la Tripolitania ed il Fezzan, senza i «Sahara» parziali della Tunisia, dell'Algeria, del Marocco ed anche senza le steppe che costeggiano le fertili regioni del Sudan. La popolazione delle oasi, delle isole di montagne, e delle umide depressioni racchiuse in quell'immensa estensione, è ritenuta di circa mezzo milione(1008).
      Il deserto è difficile a percorrere come ai tempi di Erodoto e di Strabone, anzi probabilmente di più, giacchè il suolo si è reso più secco, alcuni corsi d'acqua inaridirono e sparvero foreste. Le descrizioni degli autori antichi sono certo esagerate, il che doveva accadere in un tempo in cui i viaggiatori non avevano strumenti precisi e le loro relazioni si trasformavano passando di bocca in bocca e finivano per essere confuse con la favola. La Libia, che si trova a sud del litorale mediterraneo, era ritenuta regione «torrida», in cui non potevano vivere nè uomini, nè animali, nè piante; si diceva che la terra stessa divenisse calce. Ciononostante viaggi e spedizioni militari mostrarono che anche in codeste contrade «torride» ci si poteva avventurare. Erodoto ricorda l'impresa di cinque giovani Nasamoni che s'erano spinti nel deserto, «dirigendosi verso zefiro», i quali, «dopo parecchi giorni di viaggio», pervennero nel paese dei neri in una città in riva d'un gran fiume. Era desso il Niger, là dove fa un gran gomito nel territorio di Tinbuctu, oppure il lago Tzadè, alla foce d'uno de' suoi affluenti, il Komadugu?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





Sahara Barca Cufra Tripolitania Fezzan Tunisia Algeria Marocco Sudan Erodoto Strabone Libia Nasamoni Niger Tinbuctu Tzadè Komadugu