(1009) Comunque sia, è un fatto che gli esploratori libici traversarono il Sahara, se si giudica dalla direzione da essi tenuta e dalle notizie da essi date intorno al fiume popolato di coccodrilli e scorrente da occaso ad orto. I generali romani, sebbene non siano giunti tanto lungi, pure si spinsero bene innanzi, poichè a Cydamus e Garama rimangono ancora resti di costruzioni romane, e Svetonio Paulino credette ravvisare nella valle dell'ued Guir un tributario del fiume a cui erano arrivati i Nasamoni. Ma quante altre spedizioni e carovane non andarono perdute nel deserto, consunte dal sole ardente, come le acque che vengono assorbite dalle sabbie del letto su cui scorrono!
Dacchè in sullo scorcio del secolo passato fu costituita in Inghilterra la Società di Esplorazione africana, gli itinerarî dei viaggiatori europei nel Sahara sono accuratamente tracciati sulle carte, e vi furono aggiunti anche quelli de' mercatanti ebrei ed arabi. Già il Sahara fu attraversato in parecchi luoghi da nord a sud, ma finora nessun viaggiatore l'ha ancora interamente percorso nel senso della sua lunghezza, dalle rive del Nilo a quelle dell'Atlantico. Si ricorda la spedizione di Rohlfs e de' suoi compagni, che dopo tentato invano di compiere la prima parte del tragitto, dall'oasi di Dakhel a quella di Kufra, furono costretti a lasciare la direzione fino allora seguìta, per gettarsi a nord tra i solchi paralleli delle dune verso l'oasi di Siuah. Una delle meno conosciute del litorale africano è la stessa costa del Sahara fra il capo Bojador ed il capo Bianco, benchè essa sia annessa ai possessi d'una potenza europea.
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