L'Erg occidentale si distende ad est sugli altipiani cretacei; nell'ued Righ e ad Uargla le sabbie tendono verso nord ed ovest a riversarsi sulle oasi(1022), mentre le dune di Iguidi, esposte ai monsoni del litorale, camminano principalmente da nord-ovest a sud-est(1023). Secondo il signor Duveyrier, il movimento generale delle sabbie del Sahara va da nord-est a sud-ovest, secondo la corrente aerea degli alisei. Alcune delle cime dell'Erg orientale raggiungono un'altezza molto più notevole di quella delle dune landesi sul litorale di Guascogna: il ghurd el-Khadem, che fu misurato dai signori Largeau, Say e Lemay, si innalza a 139 metri; altre pare raggiungano 150 metri, 12 metri di meno della duna misurata da Vogel nelle vicinanze del «Lago dei Vermi», al Fezzan; il signor Duveyrier ha visto nell'Erg orientale alcune dune alzarsi 200 metri; anche il signor Largeau parla di ghurd aventi mezzo chilometro di altezza verticale. Una esplorazione più completa del Sahara ci indicherà l'altezza cui possono arrivare le cime erranti. Si comprende qual sia la maestà di codesti monti, che brillano al sole di riflessi rossicci o dorati, sparsi di grandi ombre, nere il giorno per il contrasto delle chine fortemente rischiarate, azzurre la sera quando si mescolano alla luce obliqua dei raggi iridescenti. Sopra le chine le cime spiccano nettamente sul fondo azzurro del cielo con brusche creste con siuf o «sciabole», come dicono gli Arabi, tanto il filo è netto(1024). Da l'alto delle alture, donde si vede svolgersi una duna appresso dell'altra nell'immensa distesa dell'Erg, sembra vedere un oceano su cui si accavallino onde prodigiose che d'improvviso divengono solide.
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