Appena pochi cavalli vi sono ancora nella valle del Domar a sud della catena. Eccellenti i cammelli che, come i famosi corridori dei Tuareg Ahaggar, sono mehari alti di gambe, svelti, infaticabili alla corsa, abili a salire gli scogli, ma più difficili ad essere nutriti che non siano quelli del litorale: i Tibbu li curano con sollecitudine, ma sono assai inferiori ai Tuareg nel cavalcarli. I Tibbu hanno pure asini vigorosi di buona razza, alcuni cani slughi poco buoni per la caccia, e valenti capre dal pelo raso che salgono a brucare l'erba rara nelle fessure delle roccie. La pecora a larga coda dell'Egitto e della Berberia orientale nel Tibesti è sconosciuta, ma invece di essa c'è una magnifica specie di pecora a lunga coda, gambe alte, coperte da folto strato di peli neri lucenti ed arricciati. Delle pelli delle pecore fanno i Tibbu magnifici mantelli per l'inverno.
TIPI E COSTUMI. – GRUPPO DI TIBBU.
Disegno di Pranishnikoff, secondo Nachtigal, Sahara und Sudan. [vedi figura 825.png]
I Tibbu – o meglio Tubu, secondo Nachtigal – sono le «Genti del Tu», cioè degli Scogli; il loro nome arabo, Tubu Resciadè, non è che una ripetizione del significato primiero, avendo Resciad il senso di «roccia» o di «montagna». I Tibbu, chiamati pure Tedu, sono i «Rupestri» per eccellenza; di cui un gran numero sono trogloditi, sia che vivano nelle caverne naturali o tra massi di pietra, sotto un tetto di palme o di rami di acacia. Molto estesa è la regione del Sahara, in cui si incontrano i Tibbu, i quali sono anzi la razza dominante dalla parte meridionale dell'oasi di Kebabo, nel Kufra, al Fezzan, e da Wagianga al Kawar, sulla strada di Murzuc a Kuka: il loro dominio supera mezzo milione di chilometri quadrati.
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