Ad ovest delle depressioni, per cui altre volte passarono le acque del sistema dell'Ighargar, altri altipiani ondulati appartengono pure alla formazione devoniana, ma non hanno più la direzione dei monti del Sahara orientale: il Muidir, che è una cresta di separazione tra l'ued Ighargar ed i fiumi del Tuat, si avanza a guisa di triangolo verso ovest. Verso l'estremità orientale di codesto altipiano sorge il picco d'Ifettessen, che Duveyrier ritiene essere un «puy vulcanico» come la grande cima dell'Adrar.
A nord degli altipiani devoniani che si succedono dai dintorni di Rhat sin oltre Insalah, tutti i gruppi rocciosi che dominano le pianure alluvionali, o che non sono ricoperti da sabbie, appartengono a terreni cretacei. Tale è l'altipiano di Tinghert, cioè della «Pietra calcare», lunga hamada, che continua ad ovest e a sud-ovest il grande «Altipiano Rosso» della Tripolitania. Tale è pure il Tademait, che forma a nord delle oasi del Tuat una specie di bastione circolare e va a raggiungere l'altipiano d'el-Golèa nel Sahara d'Algeria. A sud e ad ovest il Tademait termina con scogli molto pronunciati ed anche con vere coste a picco che arrestano le sabbie, ma sul versante opposto la hamada si inclina verso nord-est solcata da fessure in cui talvolta scolano acque tributarie dell'ued Miya. Da codesto lato l'esercito delle dune invade in parecchi luoghi la zona degli scogli. Nel complesso, i terreni cretacei sono disposti a sud dell'Algeria in forma d'un immenso ferro di cavallo che circonda il bacino dell'ued Miya e del basso Ighargar(1036).
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