Alcune di codeste stazioni dovettero avere una certa importanza in un tempo storico remoto, poichè vi si vedono cinte e mura di pietre a secco di cui non si conosce la primitiva utilità; non sono moschee del deserto, come se ne trovano in altri luoghi del Sahara, perchè i Tuareg vi si arrestano senza il menomo segno di rispetto(1054).
Non è però solo nel loro paese che i Tuareg si possono maggiormente colpire, giacchè essi cambiano facilmente di posto, fuggendo dinanzi al nemico per centinaia di chilometri. Più facile è prenderli ne' luoghi di mercato, dove si recano per far le provvigioni, come quelli che essendo dovunque circondati da sabbie o da scogli dipendono naturalmente dalle grandi oasi, cioè ad est Ghadames e Rhat, ad ovest da Tuat, il «giardino del deserto». L'apertura dei mercati del Tuat ai Francesi d'Algeria equivarrebbe a schiuder loro le valli del giebel Ahaggar.
V
TUAT.
Il Tuat propriamente detto è uno stretto piano che orla ad est il letto dell'ued Saura, Messaura o Messaud, a monte del luogo dove il suo corso si perde nelle sabbie o nelle gole delle montagne. Nel linguaggio ordinario, il nome di Tuat, – parola berbera che significa «le oasi», – è applicato al complesso de' palmeti sparsi nel deserto tra il paese de' Tuareg e la regione delle grandi dune occidentali. Parte del Tuat è il Gurara, che le montagne di sabbia rinchiudono a nord in un vasto anfiteatro; così pure il tratto di terra bagnata dalle acque sotterranee del Saura, da Karzas a Taurirt; infine appartengono al Tuat le oasi di Tidikelt, che formano il gruppo più notevole delle coltivazioni.
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