Uno di questi sebkha è dominato dallo ksar d'el-Uguarta, abitato da Beraber e da Zenata; più ad ovest, press'a poco a metà strada dall'ued Saura al Tafilelt, un'altra sebkha è orlata da un'oasi di cinque o sei mila palme nei ksur di Tabelbelt.
A sud della grande sebkha di Gurara le oasi stanno pigiate tra le sponde occidentali dell'altipiano ed il corso dell'ued Saura ivi chiamato Messaud. L'oasi d'Auguerut (Uaguerut, Uguerut), abitata dai Kenafsa e dagli Ulad Abd el-Mulat, si stende per una trentina di chilometri a piè d'una linea di alture forate da pozzi o gallerie. La sua città principale si compone di due quartieri Sciaref e la zauia di Sidi Aomar. L'oasi di Tsabit, sebbene più piccola, ha maggior importanza strategica e commerciale, perchè posta sulla grande strada delle carovane: Brinken, sua capitale, è una delle città popolose del Tuat, benchè nel 1848 abbia perduto, durante la guerra civile fra le oasi, la metà de' suoi abitanti e delle palme. Si succedono verso sud le oasi di Sba, di Buda e di Timmi. Durante il viaggio di Rohlfs, il gruppo di venti ksur, del quale è formato il Timmi, era il più prospero di tutto il Tuat; la sua capitale, Adrar, gode il privilegio di avere un mercato permanente come Timimun, nel Gurara, e la città di Tamentit, dieci chilometri a sud d'Adrar, dall'altro lato d'una salina nella quale non si raduna giammai acqua. Tamentit, che è la maggiore città del Tuat, è una repubblica indipendente, amministrata da un giemaa di notabili e da uno sceicco.
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