Ad ovest dell'Air e di là dalle steppe abitate dai Kel-Gheres e dagli Itissan, occupa una superficie di almeno 200,000 chilometri quadrati una regione di alte terre non ancora visitate dagli Europei: anche il suo nome di Adghagh o Adrar fa credere che codesto paese non sia un altipiano a tavole riunite, ma sia dominato da vere montagne. Codeste alture, che formano un gruppo paragonabile a quello dell'Ahaggar e del Tibesti, sorgono a nord e a nord-est del gran gomito descritto dal corso del Niger, ad ovest della profonda valle dove scorrono, sotto le sabbie, le acque dell'ued Tafassasset, noto col nome di Ballul Basso nella parte inferiore, vicina della sua foce col Niger. Il versante meridionale de' monti dell'Adghagh è già nella zona delle pioggie regolari; i venti diretti verso nord, spingendo le nubi sui fianchi delle montagne, recano una notevole quantità di pioggia e spesso di grandine nelle valli. La base dell'Adghagh appartiene al Sahara, le cime al Sudan. Il paese d'Adghagh, ricco di pascoli e di alberi che crescono lungo i rivi, potrebbe diventare una «Svizzera africana», adatta non solo all'allevamento del cammello, ma anche a quello del bestiame: a centinaia di migliaia gli abitanti potrebbero coltivare le terre alluvionali allo sbocco delle sue gole(1073). Presentemente è in potere di Tuareg, le cui diverse tribù sono indicate col nome generale di Auellimiden, le quali si dicono originarie dalle contrade del Sahel saharino: i loro maggiori vivevano ne' piani occidentali, misti ad Ulad-Delim, coi quali strinsero parentela mediante alleanze.