Notevolissimo è in codesto mercato il movimento commerciale, non solo col Marocco e col Sudan, ma eziandio col Tuat e l'Arabia. Tutti gli anni i Tagiakant si radunano in dicembre o in gennaio per formare la «grande carovana» del Tinbuctu, la «kafila el-kebir», che spesso comprende parecchie centinaia di persone e migliaia di cammelli(1092). Allorchè fu di passaggio per codesta città, Lenz intese dire che il valore delle merci trasportate dalla carovana, si eleva in media a 750,000 lire. Generalmente i mercatanti ritornano in maggio od in giugno. Dominando, presso gli abitanti di Tenduf, lo spirito mercantile, la loro tolleranza religiosa è completa. Molto più estesa è poi l'istruzione tra i Tagiakant che nella maggior parte delle tribù del Sahara; essi danno istitutori a tutte le circostanti popolazioni(1093). Si ritiene che le diverse tribù del Fiume Rosso abbiano una nobiltà particolare, tanto che fino in Algeria numerosi clan berberi dicono con orgoglio di essere venuti da Sakiet el-Hamra.
Sulla strada di Tinbuctu, che nella traversata delle hamada e delle sabbie corre direttamente verso sud-ovest, non ci sono che due gruppi di abitazioni con nome di città, Taudeni e Arauan. Taudeni si trova presso dell'ued Teli in una parte bassa della depressione del Giuf; è un punto di ritrovo delle carovane, che vi trovano acqua abbondante; ma i suoi abitanti lavorano i banchi di salgemma che alimentano una parte del Sudan occidentale. Gli operai tagliano dal masso cubi di sale lunghi un metro e pesanti 27 chilogrammi, quattro dei quali formano il carico d'un cammello: in ogni stagione si alternano carovane a prendere il sale.
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