Ne' dintorni si trovano resti di coltivazioni antiche, perfino villaggi abbandonati; ma gli attuali abitanti di Taudeni, che sono un composto di negri e di Arabi, di schiavi e di liberi, non attendono che all'estrazione del sale. Si chiamano Draui, cioè originarii dell'ued Draa: sono senza relazioni con l'antica patria e dipendono ora dagli Arabi Berabich e dai mercatanti di Tinbuctu; menano una vita miserabilissima, e bevono sempre un'acqua salmastra, che cercano di rendere migliore con latte rappreso, ed altre sostanze(1094). I Taudeni sono temporaneamente trogloditi, giacchè quando il calore diviene troppo forte, essi si rifugiano nelle grotte artificiali delle rive di tufo che dominano l'ued Teli. Ancora poco fa si servivano di istrumenti di serpentino per tagliare le falde di sale: codesti oggetti di pietra formano un vero commercio con Tinbuctu, giacchè le donne del Sudan li impiegano a tritare il grano.
Arauan, che si trova non lungi dall'orlo meridionale del deserto, è l'avamposto di Tinbuctu, giacchè le carovane vi si formano e vi si dividono, come a Tenduf, dall'altro lato del Sahara. Arauan è la città di aspetto più triste di tutto il Sahara, benchè si trovi a nord e poco discosta da steppe erbose e da foreste di mimose e sia ricchissima di acqua, che scorre in rivo sotto le case: dovunque dune, ma non un albero, nè un filo d'erba per i cammelli. Circa un centinaio e sparse senza ordine, le case sono massi quadrangolari con il solo pianterreno: i muri di terra battuta hanno un solo foro, cioè una porta bassa, incorniciata da ornamenti per tutta l'altezza della muraglia; l'orlo della terrazza è ornato di modanature d'argilla.
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